Disegnare, realizzare, testare e brevettare nanomolecole da trasformare in farmaci 'spazzini' contro le amiloidosi, una grande famiglia di circa 30 malattie causate da un deposito anomalo e tossico di aggregati proteici che finiscono soffocare gli organi in cui si accumulano. Le più note sono l'Alzheimer e il Parkinson che colpiscono il cervello, ma con loro ce ne sono molte altre, non solo neurologiche. Possono interessare il cuore, il rene, il fegato, e per la maggior parte sono orfane di cure. Trovarle è la sfida di Amypopharma, spin-off dell'università degli Studi di Milano-Bicocca, che ha incassato un importante investimento dal mondo degli investitori: un'iniezione di fondi intorno ai 700 mila euro da BiovelocIta, il primo acceleratore italiano dedicato alle imprese del 'red biotech', le biotecnologie per la salute.
(Fonte: tratto dall'articolo)