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De Salvador Serena

Nasce il Centro ricerca per invecchiare bene

www.mattinopadova.it, 01-12-2019

Una struttura che sappia essere punto di riferimento per la ricerca scientifica a tutto tondo nell’ambito della terza età. È Civitas Vitae Research Centre, presentato ieri nella sede dell’Opera Immacolata Concezione di via Toblino con un evento dal titolo quanto mai esplicativo: “Rethinking Ageing”, ripensare l’invecchiamento. Viviamo sempre più a lungo ed entro il 2050 si stima che l’Italia sarà il terzo paese più longevo al mondo. Più anziani (nel numero di persone, ma anche nell’età anagrafica) significa nuovi bisogni. Medici e clinici senza dubbio - per fronteggiare patologie sempre più croniche - ma anche etici e assistenziali. Questo il cuore del Research Centre, primo nel suo settore in Italia a sorgere all’interno di una simile fondazione. Fondazione che della longevità come risorsa fa il proprio motto nell’accogliere oltre 2. 300 persone nelle diverse strutture venete. La tipologia degli ospiti è mutata. Un tempo erano solo anziani, oggi si offrono servizi per tutte le persone fragili a livello domiciliare, con centri diurni, residenze, hospice e attività non solo per la terza età ma anche per l’infanzia e i disabili. Oggi si deve ripensare l’approccio all’anzianità, investire e innovare l’assistenza in una prospettiva multidisciplinare e che punti all’inclusione sociale. Che la vecchiaia possa essere intesa come conquista e non come un peso, è argomento spinoso nella società odierna, in cui invecchiare e morire sono due tabù concatenati. Nell’immaginario comune, invecchiare significa stare male e morire, una visione che demonizza elementi del tutto naturali e fa nascere nuove strategie per fronteggiarli, come l’antiaging, di cui è esempio lampante la chirurgia estetica. Chi non può permettersi di correre ai ripari per fingere di fermare la vecchiaia è dunque a rischio discriminazione, ma altro enorme baratro è la solitudine, per la quale molti Paesi stanno investendo nella socialità. Ecco allora il ruolo fondamentale delle strutture di accoglienza e di un’assistenza diffusa sul territorio. La convivenza non è semplice, specie per gli anziani, ma gli oltre trecento che hanno partecipato alla valutazione della qualità della vita delle residenze Oic tracciano un disegno chiaro, riassunto dalle loro parole: «Non è come casa mia, ma siamo attivi e facciamo quello che ci piace». 

(Sintesi redatta da: Mayer Evelina)

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Autore (Cognome Nome)De Salvador Serena
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LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2019-12-01
Numero
Fontewww.mattinopadova.it
Approfondimenti Onlinehttps://mattinopadova.gelocal.it/padova
Subtitolo in stampawww.mattinopadova.it, 01-12-2019
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Mayer Evelina)
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De Salvador Serena
Attori
Parole chiave: Antiaging Integrazione Invecchiamento attivo Longevità