L’elettronica tocca ormai ogni parte della nostra vita, e scienza e tecnologia procedono verso la biocompatibilità, sperimentando e implementando nuovi materiali biodegradabili. Tra gli usi più particolari c’è l’elettronica commestibile, la «edible electronics», che ha l’obiettivo di realizzare dispositivi elettronici biodegradabili e assimilabili dal corpo umano. Il Cnst, il centro dell’Istituto Italiano di Tecnologia a Milano, coordinato da Guglielmo Lanzani, in collaborazione con il centro dell’Istituto di Pontedera, ha sviluppato circuiti elettronici commestibili grazie ad inchiostri biocompatibili e con proprietà elettroniche, che possono essere stampati con normali stampanti a getto d’inchiostro su un supporto di carta utilizzata per i tatuaggi trasferibili dei bambini, con grade contenimento dei costi. Questa tecnologia permette di fare farmaci “intelligenti” che possono comunicare in tempo reale al medico o ai familiari quando, come e se il paziente ha assunto un farmaco. Altre applicazioni sempre in campo medico portano l’elettronica ingeribile a diventare un nuovo strumento per la diagnosi e la terapia di patologie dell’apparato digerente. In campo alimentare sarà possibile monitorare sui sistemi integrati la qualità di frutta, carne e verdura monitorandone la qualità lungo la catena produttiva.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)