Uno studio dei ricercatori dell’Università dell’Illinois diretti da Brian G. Ogolsky dimostra come le coppie che arrivano alle nozze d’argento (25 anni di matrimonio), a quelle d’oro (50 anni) o di diamante (60) raggiungono una sintonia nella frequenza cardiaca che porta i cuori dei due coniugi a battere all’unisono, come se con gli anni si fossero ormai abituati a vivere in sincronia fisiologica. Se la frequenza del cuore della moglie cambia, lo fa pure quella del marito e viceversa, in una danza cardiaca basata su un delicato equilibrio che governa la fisiologia e gli schemi funzionali dei due partner per tutto il giorno.
I ricercatori americani hanno studiato per due settimane 10 coppie di coniugi con età fra 64 e 88 anni e sposati da almeno 14 anni fino a un massimo di 65. La frequenza cardiaca non è stato comunque l’unico parametro usato nello studio: è stata valutata anche la prossimità fra i due sposi nell’arco della giornata, cioè quanto marito e moglie stavano vicini nelle 24 ore, quasi a sottolineare come anche la vicinanza fisica dei loro cuori sia importante per la saldezza del rapporto.
A casa i coniugi oggetto dello studio dovevano indossare un particolare cardiofrequenzimetro da polso e un sensore di prossimità simile a quelli di parcheggio delle moderne automobili. Ogni mattina un ricercatore telefonava ricordando loro di indossare i dispositivi per il rilevamento. Nell’abitazione erano posizionate telecamere e sensori che rilevavano in diretta la posizione dei coniugi per confrontarla in tempo reale con i dati che arrivavano via web dai due rilevatori indossati. È stata così evidenziata una correlazione predittiva della sincronizzazione cardiaca fra i due soggetti dove uno conduce il ritmo e l’altro segue.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)