Il 29 nottobre si è celebrata la Giornata mondiale dell'ictus. L'Alt (Associazione lotta alla trombosi), ha sostenuto in quella occasione che l'ictus va riconosciuto tempestivamente, appena compaiono i sintomi, e va curato in modo appropriato, senza perdere tempo. I pazienti dovrebbero essere ricoverati immediatamente e curati in quelle unità opportunamente attrezzate chiamate Stroke Unit, dove l'alta competenza di medici e infermieri, unite alla struttura organizzativa, consentono di fare il massimo per salvare il paziente e ridurre le probabilità di invalidità gravi residue. Una persona su 6 rischia di essere colpita da ictus nel corso della propria vita. Ogni anno nel mondo questa patologia colpisce 17 milioni di persone, di cui 6 milioni non sopravvivono. mentre chi sopravvive lo fa spesso con gravi disabilità e conseguenze devastanti. ''Le cure appropriate e tempestive possono ridurre fortemente la probabilità di queste tragedie e salvare vite'', commenta Stephen Davis, presidente della World Stroke Organization (organizzazione legata all'Oms per la lotta contro l'ictus).
(Sintesi redatta da: Marcello Mamini)