(function() { var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true; ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://' : 'http://') + 'stats.g.doubleclick.net/dc.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s); })();
Iscrizione newsletter Chiudi

Registrati alla Newsletter, per essere sempre aggiornato.

* Campo obbligatorio

Indirizzo Email

*

Nome

Cognome

Tipologia Utente:

*
*
Carta d'Identità Centro Studi 50&Più Chiudi

Nel Salernitano è a rischio povertà l’85% degli anziani

www.lacittadisalerno.gelocal.it, 09-12-2015

L'85% degli anziani in provincia di Salerno vive con pensioni al di sotto dei 1.000 euro, il 55% non arriva a 500 euro e hanno un'aspettativa di vita che è di due anni inferiore rispetto alla media nazionale. È una fotografia impietosa quella che stamattina, durante il Consiglio generale di categoria tenutosi all'Hotel Mediterranea, i pensionati della Cisl provinciale hanno scattato per spiegare il momento no del territorio salernitano. “In Italia si vive in media circa 81 anni. Qui un cittadino salernitano non arriva a 79 anni. Un dato che è molto simile, d'altronde, a quello campano”, ha spiegato il segretario generale della Fnp (Federazione Nazionale Pensionati) Cisl regionale, Giuseppe Gargiulo. “Siamo davanti a una situazione senza precedenti. Le istituzioni hanno il dovere di mettere in campo risposte serie ai nostri bisogni”. Sulla stessa lunghezza d'onda Giovanni Dell'Isola, segretario generale della Fnp Cisl salernitana: “Chiediamo al Governo, anche attraverso il progetto di legge che ci ha visto impegnati nella raccolta firme, un fisco più equo e più giusto e che tutte le risorse recuperate dalla lotta all'evasione fiscale siano destinate alla crescita, ai bisogni dei più deboli, alle famiglie, al lavoro e ai pensionati”, ha detto. C'è bisogno di un patto sociale, anche perché i pensionati non potranno continuare ad essere gli ammortizzatori sociali per quelle tante famiglie campane vittime della crisi economica". E ancora: “Servono risposte ai disagi assistenziali e al degrado del sistema sanitario e chiedono la riduzione dei tempi delle liste di attesa per le prestazioni, l'attuazione dei piani di zona, il potenziamento della domiciliarità, e l'aumento della rete dell'assistenza residenziale. In Campania la situazione è drammatica, perché da settembre è sospesa l’assistenza presso le strutture private convenzionate, mentre si pensa a eliminare gli interventi chirurgici programmabili da alcuni ospedale come Vallo della Lucania, Eboli e Pagani”

(Fonte: tratto dall'articolo)

Approfondimenti on line
TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE     AGGIUNGI AI PREFERITI     I MIEI PREFERITI
Autore (Cognome Nome)
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione
Pagine
LinguaItaliano
OriginaleNo
Data dell'articolo2015-12-09
Numero
Fontewww.lacittadisalerno.gelocal.it
Approfondimenti Onlinelacittadisalerno.gelocal.it/salerno/cronaca/2015/12/09/news/nel-salernitano-e-a-rischio-poverta-l-85-degli-anziani-1.12589486
Subtitolo in stampawww.lacittadisalerno.gelocal.it, 09-12-2015
Fonte da stampare(Fonte: tratto dall'articolo)
Volume
Approfondimenti
Approfondimenti on line
Parole chiave: Costi sanitari e assistenziali Pensionamento, problemi del Povertà Sistema pensionistico