Secondo il Sardinian socio-economic observatory, che analizza le previsioni demografiche predisposte dall'Istat, la Sardegna nel 2066 avrà una popolazione inferiore a 1,2 milioni, uguale a quella dei primi anni cinquanta del Novecento. Questo perché, a partire dal 2021, ogni anno comincerà a perdere sempre più consistenti fette di residenti, in linea con la non crescita della fine del '900. Da tale anno, la decrescita sarà più consistente e sempre più elevata e quindi più grave che nella maggior parte del resto d'Italia. La Sardegna sarà l'isola con la più bassa intensità abitativa dopo l'Islanda. Poiché, nel contempo, isole come la Corsica, le Baleari e Cipro registrano un trend in crescita, occorre rendere la terra dei nuraghi un posto appetibile con strutture e servizi validi a creare economia e arrestarne lo spopolamento.
(Sintesi redatta da: Solinas Bachisio)