Il microbiota è l’insieme di microrganismi che vivono in maniera simbiotica nel nostro corpo ed è costituito da milioni di specie diverse di batteri, virus e funghi, pertanto è fondamentale per la nostra salute, essendo coinvolto direttamente ed indirettamente in moltissimi processi fisiologici e patologici; ad esempio alcune malattie metaboliche come il diabete, ma anche malattie autoimmuni come il morbo di Crohn ed infine alcune tipologie di tumore. Considerando questo ruolo chiave è stata studiata la correlazione tra microbiota e longevità.
Infatti a differenza del corredo genetico che non varia durante la vita il microbiota si adatta e si modifica in base alla nostra alimentazione, allo stress, all’ambiente, salute, etc. Una correlazione importante tra microbiota ed età cronologica si è osservata nella variabilità di specie, infatti il microbiota dei soggetti anziani è caratterizzato da un minore numero di specie e varietà di microrganismi. L’età però non è l’unico elemento che riduce la variabilità all’interno del microbiota, infatti anche alcuni farmaci ed alcune patologie possono ridurre il numero di specie all’interno del nostro organismo.
Recentemente un team di ricercatori americani ha analizzato il microbiota (nello specifico il viroma, cioè la popolazione di virus simbiotici) di centinaia di soggetti centenari per comprendere se esistessero degli elementi in comune. Dall’analisi del microbiota di 195 ultracentenari giapponesi ed italiani (sardi) sono emerse: un’alta variabilità di specie che normalmente viene riscontrata in soggetti più giovani; la presenza di specie virali mai analizzate prima. Le specie virali del microbiota sono responsabili di molti processi biochimici e della gestione dei virus patogeni. Quindi in teoria una popolazione virale ampia e salubre contribuisce e attivamente ad un generale stato di salute e quindi ad una longevità sana.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)