Dal quinto rapporto stilato dall’osservatorio del Centro di ricerche sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale dell’università Bocconi, che descrive le tendenze e i cambiamenti in atto nel settore dell’assistenza agli anziani, attraverso il monitoraggio di dodici regioni, risulta che nelle Rsa manca il 21,7 % degli infermieri, il 13 % dei medici e il 10,8 % degli operatori sociosanitari. Nel 2022, il 61,7 % degli infermieri ha lasciato le Rsa per nuovi contratti di lavoro nelle strutture ospedaliere o nei servizi territoriali.
Tutto questo mette inevitabilmente a rischio la qualità del servizio assistenziale e la crescita del settore stesso e a pagarne le spese sono le persone anziane ricoverate nelle strutture e le famiglie che non sempre possono contare su un servizio di assistenza e cura individualizzato e ben organizzato.
Il rapporto ha messo a confronto il modello di residenzialità per anziani in dodici regioni: ne è emersa un’estrema eterogeneità, che deriva principalmente dalla modalità con cui le amministrazioni hanno regolamentato e fissato gli standard per i servizi residenziali.
Le diverse normative hanno prodotto standard assistenziali, tariffe e criteri di classificazione degli ospiti diversi, con impatti inevitabili sull’operatività dei gestori e sulla loro capacità di innovare e di rispondere ai bisogni delle persone. Secondo i dati del rapporto, infatti, per il 91% delle Rsa la normativa regionale e gli standard ormai vetusti dei servizi sono percepiti come il più grande vincolo alla gestione del personale. Gli standard minimi stabiliti dalle norme non sempre corrispondono a quanto sarebbe necessario in funzione delle caratteristiche effettive del servizio residenziale, chiamato a rispondere a bisogni sempre più complessi e multidimensionali dei residenti anziani.
Le aziende che gestiscono le Rsa testimoniano per il 90% che i costi del personale nel 2022 sono aumentati, mentre il 74% dichiara che sono aumentati i casi di crollo psicofisico dei dipendenti e che la qualità dei servizi è peggiorata in virtù della carenza numerica. Secondo la banca dati realizzata dal garante nazionale per la geolocalizzazione delle strutture sociosanitarie assistenziali, sono presenti 4.629 Rsa, suddivise in: 2.651 al Nord; 668 al Centro; 493 al Sud; 817 nelle Isole.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)