Il finanziamento ricevuto dall'Unione Alpi Graie di 1 milione di euro, ha consentito l'attivazione di operatori socio-sanitari di supporto: un autista soccorritore in convenzione con la Croce Rossa locale, due operatori sociali e due infermieri di comunità, di cui uno attivo presso gli ambulatori Al di Ceres e Viù. E anche di due minibus per i trasporti finalizzati a trasferimenti per visite, disbrigo pratiche. Ora partirà una fase test, con l'attivazione di 11 braccialetti elettronici su un gruppo campione di utenti selezionati che monitoreranno pressione, battiti cardiaci e altri valori.
Il Coordinatore A.D.I. e Poliambulatori Distretto Cirié - Lanzo dell'Asl To4 Mimmo Grengi spiega: «L'offerta ha migliorato la realtà delle persone non particolarmente autonome e i tempi di attesa per le visite e i servizi di assistenza». In concreto le infermiere Luisella Bertolone e Francesca Garbolino hanno effettuato 250 visite domiciliari, ascoltando le necessità dei pazienti e visitandoli. «Abbiano incontrato molta disponibilità e, soprattutto le persone più anziane ci sono sembrate molto contente – spiega Bertolone – anche perché sono entrati in attività due ambulatori a Cerese Viù dove possono venire le persone».
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)