La ricerca è stata condotta seguendo per quasi dieci anni oltre 162mila adulti di mezza età di 21 Paesi del mondo. Le malattie cardiovascolari continuano a rappresentare la prima causa di morte a livello globale.
Ma se si fa un focus su quelli che vengono definiti i Paesi ad alto reddito, si osserva il «sorpasso» compiuto dai tumori. Le malattie oncologiche, che su scala mondiale costituiscono la seconda fonte di decessi, nella società occidentale rappresentano il primo determinante del «fine vita».
Il dato emerge dai risultati di un'indagine epidemiologica pubblicata sulla rivista The Lancet, che solleva (almeno) due spunti di riflessione. Il primo riguarda il crescente impatto che la prevenzione - abbinata a diagnosi e terapie sempre più accurate - sta avendo nel determinare una riduzione delle morti per complicanze cardiache. D'altra parte, però, si fa fatica a contenere l'impatto delle neoplasie, nonostante i progressi registrati negli ultimi anni.
(Fonte: tratto dall'articolo)