Il Nobel per la Medicina Eric Kandel ha scoperto nelle sue ricerche che l'osteocalcina, ormone prodotto dalle ossa, migliora i sintomi della perdita di memoria dovuti all'invecchiamento. Ciò avviene attraverso il controllo della formazione della proteina RbAp48 che modula la trascrizione genica. La scoperta genera scalpore perché era difficile immaginare che le ossa possano intervenire, come sostanze importanti, nei processi per la memoria. Gli esperimenti di Kandel sono stati condotti sull'ippocampo di topini, ed hanno dimostrato che con la somministrazione di osteocalcina migliorava la loro capacità di riconoscere un oggetto già conosciuto o un ambiente in cui avevano vissuto un'esperienza per loro negativa. Molti studi attestano come l'attività fisica aumenti la produzione di osteocalcina, e fanno riflettere, insieme ad altre ricerche che hanno individuato interrelazioni tra microbiota intestinale e cervello, ci si debba indirizzare verso una concezione olistica dell'organismo e, in particolare, dell'uomo
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)