E' un libro che insegue le tracce della memoria attraverso la figura di un padre che non c'è più ma di cui restano i gesti, le parole, le abitudini. E' la fine di un mondo contadino che s'intreccia ai profumi, agli odori, rumori, colori scomparsi dalla realtà ma non dalla memoria.
Attraverso questo dialogo dell'autrice con l'ombra del padre, riemerge una civiltà che sta scomparendo ma che ha formato le nostre categorie mentali. Sostanzialmente un viaggio nelle dimensioni interiori del tempo, in cui il presente ritrova nel passato il filo conduttore dell'esistenza e lo utilizza per fare spazio al futuro. Insomma fra l'autrice e la figura del padre, s'intreccia un filo di ricordi in un passaggio tra presente e passato, dove la presenza di oggetti legami riconosce proprio il sostanziale ritrovarsi delle cose, forse mai smarrite.
(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)