In questi giorni di pandemia è stato difficile per molti anziani riuscire ad avere una visita. Il caso della signora Eleonora, 84 anni, che vive con una cognata anziana e con la badante. Quando a marzo ha iniziato ad avere la febbre ha cercato di essere visitata, ma quando diceva di essere in stato febbrile riceveva sempre la stessa risposta, di prendere la tachipirina. Nessun sanitario è andato a vederla.
Si è curata a casa con l'aiuto di nipoti, badante, e anche qualche vicino. Non è la sola a trovarsi in questa condizione in questo periodo.
Non ha infatti ben funzionato la medicina territoriale, come purtroppo era da prevedersi.
Infatti, mentre prima si suppliva all'assenza della medicina territoriale con il Pronto Soccorso ospedaliero (che di conseguenza spesso rischiava il collasso) con l'epidemia sono apparse tutte le crepe del sistema. I pronto soccorsi sono infatti semi-deserti dimostrando come prima fossero usati come ambulatori anche per un raffreddore, cosa che ora non avviene per paura del contagio.
Così, chi non è abbastanza grave da andare in ospedale deve accontentarsi dei consigli al telefono del medico di famiglia o cercare aiuti tra i conoscenti. Per non parlare delle persone con problemi di mobilità e che debbono fare fisioterapia, perché i professionisti non si muovono.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)