Secondo i dati diffusi dal governo giapponese alla vigilia della Giornata per il Rispetto degli anziani, il numero stimato di persone di età pari o superiore a 65 anni ha raggiunto la cifra record di 36,4 milioni, registrando un aumento di 220.000 unità rispetto all'anno precedente. La quota di adulti nella popolazione totale della nazione è salita al 29,1%, il dato più alto tra 201 paesi e regioni in tutto il mondo. Gli uomini più anziani ammontano a 15,83 milioni, ovvero il 26% della popolazione maschile totale, le donne più anziane sono 20,57 milioni, ovvero il 32% della popolazione femminile.
In Giappone, la quota di persone anziane è in aumento dal 1950. Si prevede che la cifra raggiungerà il 35,3% nel 2040, quando, secondo il National Institute of Population and Social Security Research, la cosiddetta seconda generazione del baby boom, ovvero le persone nate nei primi anni '70, raggiungerà l'età di 65 anni o più. Nel 2020, sono 9,06 milioni gli anziani ancora a lavoro, un numero in crescita per il 17° anno consecutivo. Tra i lavoratori anziani totali, quelli del settore all'ingrosso e al dettaglio costituiscono il gruppo più numeroso, 1,28 milioni, seguito da 1,06 milioni di persone che lavorano nel settore agricolo e forestale e 1,04 milioni di persone nel settore dei servizi. Il numero di persone anziane con un lavoro non regolare ammonta a 3,9 milioni, ovvero il 76,5% della forza lavoro totale di età avanzata, esclusi dirigenti e lavoratori autonomi, rispetto a 1,63 milioni di dieci anni fa.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)