Il tribunale civile di lanciano chiude la vicenda del 96enne che ha chiesto il divorzio immediato dalla moglie, più giovane di 41 anni, perché il matrimonio non è stato consumato. Il "vecchietto arzillo", vedovo, ora è di nuovo single.
La vicenda inizia nel 2017, quando l'anziano decise di vendere la casa per trasferirsi presso la casa di riposo dove vive ancora oggi. L' agenzia immobiliare oltre a vendergli la casa, fiutando l'occasione vista l'età del cliente, gli aveva presentato quella che poi sarebbe stata la nuova consorte.
Sposati nel 2009, lui aveva 87 anni lei 46; la loro frequentazione in seguito sarebbe stata composta solo da telefonate e brevi visite di lei all'ospizio, dove l'anziano coniuge risiedeva. Consapevole dell'azione truffaldina della donna l'avvocato del novantenne ha potuto impugnare la mancata consumazione per ottenere non la separazione, quanto l'annullamento del matrimonio stesso. Da notare che nel frattempo, la sposina aveva già preparato l'eventuale funerale del malcapitato, proponendo un necrologio dove fra i parenti addolorati lei non compariva, visto che addolorata non sarebbe stata potendo intascare la pensione di reversibilità dell'anziano coniuge.
(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)