In Francia le pesanti disfunzioni di un colosso delle case di riposo e cliniche per anziani, il gruppo Orpea, sono state portate alla luce da un libro dal titolo eloquente, «I becchini» (Les fossoyeurs, Fayard), scritto dal giornalista Victor Castanet, che ha raccolto decine di testimonianze in tre anni di lavoro. Il gruppo è accusato d’aver negato regolarmente agli ospiti delle proprie strutture cure e misure d’igiene anche basilari, razionando persino cibo, prodotti sanitari e pannoloni per accrescere a dismisura i profitti.
Fondato su una logica del massimo profitto e dei minimi costi, il “sistema Orpea”, come lo chiama l’autore, ha permesso al gruppo d’espandersi a dismisura, nonostante i prezzi elevati per ogni posto letto: 1.156 strutture in 23 Paesi, per 116mila posti letti, più di 65mila dipendenti e un giro d’affari di quasi 4 miliardi nel 2020. In Italia, Orpea detiene 24 strutture, principalmente in Piemonte, Lombardia e Veneto. In pochi giorni, lo scandalo ha preso in Francia una dimensione politica. Per il portavoce del governo, Gabriel Attal, le rivelazioni sono «del tutto rivoltanti».
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)