La Gran Bretagna ha il tasso più alto di divorzi dell’Unione Europa, con quasi tre divorzi ogni mille persone. I giudici della Corte Suprema però per ora non consentono a Tini Owens, settant’anni, di lasciare il marito Hugh ultraottantenne, stabilendo che la donna deve rimanere sposata con il coniuge almeno fino al 2020, anche se non vivono più insieme. Tini aveva lasciato il tetto coniugale nel 2015, dopo trentasette anni di matrimonio, ed aveva avviato le pratiche per il divorzio perché il coniuge aveva maturato presunti «comportamenti irragionevoli». Il marito si è opposto, liquidando la decisione come un «colpo di testa motivato dalla noia e da qualche ipotetica relazione extraconiugale». Per la normativa britannica Tini deve lasciar trascorrere almeno cinque anni di separazione effettiva, prima di ottenere il divorzio, se non dimostra un adulterio, un comportamento irragionevole o di abbandono da parte del coniuge. I giudici che hanno dato questa sentenza hanno tuttavia definita datata la legge e ne hanno richiesto al riforma al parlamento.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)