Antonio Lacorte, da quando è rimasto vedovo, vive in casa della figlia. Ma, su insistenza del marito, un bel giorno la donna fa capire all’anziano genitore che non può più tenerlo in casa e allora viene portato in una casa di riposo, Villa Celeste, struttura di proprietà di un ricco conte che l’ha concessa in comodato d’uso gratuito a don Paolo per farne, appunto, una casa di riposo per anziani, con la promessa di donagliela definitivamente. La cosa non va giù all’unico nipote del conte che, essendo praticamente sul lastrico, conta sull’eredità di quella villa per sanare tutti i suoi debiti e cerca quindi di intralciare la donazione. Il conte fa preparare l’atto di donazione a favore di Don Paolo, ma proprio nel momento della firma avanti al notaio muore improvvisamente...
Seguono una serie di rocambolesche situazioni, messe in pratica dal protagonista Antonio per strappare "Villa Celeste" al legittimo erede. Il film, interamente ambientato ad Ostuni, utilizzando artisti, personaggi e risorse locali, affronta in modo ironico e divertente una tematica di forte impatto sociale: gli anziani, ritenuti ormai merce inutile e ingombrante, ci dimostrano che la vecchiaia è piena di potenzialità creative.
(Sintesi redatta da: Marcello Mamini)