Con la collaborazione di Gad Learner sono state raccolte davanti alle telecamere le testimonianze di 420 partigiani per far si che rimanga testimonianza diretta dei giorni della Liberazione.
Gli anziani provengono da tutti i ceti sociali, da cui si capisce che ci fu un'adesione trasversale tra i ceti sociali. Raccontano con dignità ed entusiasmo gli atti, spesso, di quotidiana resistenza che fecero giovanissimi. Raccontano di un'Italia diversa, dove appunto ad undici anni eri in montagna per evitare di essere preso prigioniero e a quattordici facevi la staffetta. Il grande impegno e la serietà che conviveva con la paura, perché sapevi che la tua vita, in quei momenti, era in pericolo. Le testimonianze, prese in case di riposo o presso le loro abitazioni, hanno questi punti in comune. Ma segnalano anche il sentimento della resistenza tradita, una volta passata la guerra, di come, soprattutto per le donne, che in tante si erano impegnate, gli ideali di uguaglianza e giustizia non si sono avverati come pensavano.
In tutte le interviste emerge la grande dignità e la consapevolezza di ideali di un mondo diverso.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)