Anche da remoto, con la pandemia e il lockdown sono riusciti a terminare il loro percorso di studi.
Nonostante l'età sono riusciti a seguire le lezioni a distanza, riuscendo ad arrivare alla Laurea in questo anno particolare, e riuscendo a utilizzare così al meglio il tempo della reclusione forzata dal Covid, hanno anche imparato strumenti e tecnologie nuovi.
Benito Rimini ha 94 anni ed è arrivato alla terza laurea, in Filosofia, 4 mesi fa all'Università del Piemonte Orientale. Ha preso 110 e lode nonostante soffra di maculopatia, per cui ha dovuto far scannerizzare i testi e leggerli ingranditi attraverso un pc.
Non ha amato la dad, ma ha continuato perchè ama studiare, come si deduce dalla sua giornata tipo: «Ogni mattina faccio 40 minuti di ginnastica. Poi leggo i giornali e studio, anche 8 ore al giorno. Fisica, astronomia, attualità... Lo studio per me è necessità e aspirazione. Quando è morta mia moglie temevo di non sapere cosa fare, invece mi sono dedicato alla filosofia, passione antica, e con la tesi ho affrontato il tema della morte. Sì, ci penso, è inevitabile… Ma credo che non debba essere vissuta come un limite alla voglia di progettare. A nessuna età».
Sergio Gollini, 72 anni, da quando è andato in pensione, nel 2008 ha sempre studiato, prendendo diverse lauree tra cui, lo scorso novembre, quella in Beni Culturali a Bologna. Nonostante la Dad che ha trovato di «Una fatica bestiale. Mica facile stare quattro ore davanti al computer con la connessione che salta ogni due per tre».
Giovanni Anesi, di 77 anni ha sempre voluto migliorarsi, e così a dicembre si è laureato in Giurisprudenza. Per arrivare alla fine del suo percorso all'Università di Trento ha dovuto imparare anche ad usare Zoom. «Utilissima nell’emergenza Covid — sottolinea —, ma la mia memoria, ahimè. Quella sì che è stata un problema. Però che bello tornare “sui banchi” e avere a che fare con ragazzi che potrebbero essere miei figli, nipoti persino! Durante le lezioni la differenza di età non esisteva più. E in quell’ora, in quelle due ore di corso al giorno, ho potuto vivere le mie “finestre di gioventù”».
Infine Emilia Peatini, 70 anni, ha insegnato per 40 anni alle scuole elementari, ma quando è andata in pensione ha voluto proseguire, e a marzo del 2020 si è laureata in Storia a Ca’ Foscari a Venezia, corso magistrale. Il problema maggiore è stato il B2 di inglese. Ma oltre a prendere 110 e lode, grazie alla sua tesi di laurea su Olga Blumenthal, professoressa di origine ebraica che insegnò a Ca’ Foscari dal 1919 al 1937, ha potuto tenere una conferenza su di lei e vincere un concorso della Ucei, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Ora collabora con l’Istresco, l’Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contempora-nea della Marca trevigiana e continua a fare ricerca.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)