Le 366 strutture residenziali di assistenza per anziani e persone disabili da case di riposo diventeranno centri di servizi. Un cambio di regole e di filosofia contenuto nei nuovi accordi tra Regione Veneto, associazioni dei gestori e aziende sanitarie. Una trasformazione che interessa i 32.000 ospiti accolti e i loro familiari. Sarà potenziata l’assistenza medica. Le strutture assistenziali potranno avvalersi di medici di medicina generale o di figure mediche di propria scelta, ma i medici incaricati dovranno essere presenti dal lunedì al sabato e garantire 22 ore di assistenza settimanali ogni 60 pazienti (lo standard precedente era di 18 ore settimanali, dal lunedì al venerdì), agevolando i familiari con incontri al sabato. E’ prevista inoltre la nuova figura del medico coordinatore, incaricato di tenere i rapporti tra azienda e struttura, di garantire prestazioni specialistiche all’interno dei centri di servizio, di coordinare i piani assistenziali per gli ospiti e di essere il garante dell’appropriatezza delle cure. Viene introdotta la figura del coordinatore infermieristico e valorizzata la figura dello psicologo-psicoterapeuta, centrale nell’attività riabilitativa delle Sezioni Alta Protezione Alzheimer. Inoltre, all’interno dei centri di servizi, sono previste prestazioni odontoiatriche e di igiene dentale; l’assistenza farmaceutica e l’erogazione di ausili e di presidi chirurgici ospedalieri vengono estese anche agli ospiti privi di impegnativa, garantendo così un servizio uniforme su tutto il territorio regionale.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)