Luca Barberini, assessore alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare della regione Umbria, ha annunciato lo stanziamento di 4 milioni di euro da destinare ai distretti sanitari e ai Comuni per interventi e servizi a supporto di non autosufficienti con specifico riguardo alla domiciliarità. I primi due milioni sono stati assegnati alle due Usl. Altri 2 milioni sono stati invece attribuiti ai Comuni capofila delle dodici Zone sociali del territorio regionale, di cui l’80 percento per sostenere la permanenza nel proprio domicilio di persone non autosufficienti e il restante 20 per cento per progetti innovativi per la vita indipendente di disabili. Tra le diverse azioni, sono previsti interventi per anziani e minori non autosufficienti, attraverso prestazioni infermieristiche e riabilitative domiciliari, attività in strutture educative e socio-riabilitative diurne, assegni di sollievo per categorie particolari, contributi economici per familiari che prestano assistenza. Si tratta di risorse che rientrano nel bilancio regionale, nell’ambito del Prina (Piano regionale per la non autosufficienza) e verranno ripartite in maniera proporzionale tra le varie Zone sociali in base alla popolazione residente e all’incidenza dei casi di invalidità riconosciuti.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)