Bologna, aumentano i casi di cittadini emiliano-romagnoli ultracentenari. Ma esiste davvero una correlazione tra il territorio e la longevità di chi vi abita? Stefano Salvioli docente di Patologia generale dell'Alma Mater dà una sua spiegazione: "In Emilia Romagna si vive bene, il buon vivere inteso come possibilità di relazionarsi con altri e soprattutto un ottimo accesso ai servizi sanitari efficienti. Comunque ci deve essere concomitanza tra il corredo genetico di un individuo e il luogo dove si nasce, così si spiega come tante persone nate nella zona del Gennargentu, poi emigrate altrove, sono risultate più longeve rispetto ai nuovi concittadini. Non ci sono ancora leggi per cui una determinata zona si vive più a lungo, ma piuttosto un "trade-off" tra la possibilità di sviluppare una patologia e i rischi derivanti dall'ambiente circostante e dai diversi stili di vita. Un connubio tra fattori ambientali e un corredo genetico, quindi, capace di donare un'aspettativa di vita maggiore."
(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)