Uno studio appena pubblicato che ha coinvolto 2000 uomini intervistati nelle sale di aspetto degli ambulatori di urologia evidenzia che in tre casi su dieci i primi segnali dell'ipertrofia prostatica benigna compaiono tra i 30 e i 40 anni e un italiano su dieci è in cura prima dei 50. La bella notizia è che da questa ricerca sono emerse nuove cause del problema che si possono prevenire. "Incrociando i dati abbiamo scoperto che l'aumento di volume della ghiandola non è legato solo all'invecchiamento ma anche allo stile di vita errato" dice Vincenzo Mirone, direttore del dipartimento di Urologia all'università Federico II di Napoli e tra gli autori dello studio. Scegliere i cibi giusti è di grande aiuto per prevenire l'I.P.B. Si allora a carote, albicocche, spinaci, broccoli e pomodori, agrumi e fragole. "Con questa alimentazione si mantenono nella norma colesterolo e trigliceridi" sottolinea Mirone. Si a tutti gli sport. Sono sufficienti 30 minuti ogni giorno per mantenere decongestionata la prostata. Inoltre, uno studio inglese condotto su oltre 5000 ciclisti ha anche sdoganato l'uso della bici, il sellino non aumenta il rischio di problemi alla prostata.
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)