La Caritas italiana, nelle parole di don Marco Pagniello, interviene nel dibattito sulle critiche al decreto attuativo di molte associazioni. Afferma che il nodo principale non è la mancanza di fondi, quanto definire il progetto per il futuro dell’assistenza agli anziani in Italia. Per nessuna delle tre misure principali (domiciliare, residenziale, indennità) è infatti ancora previsto, ad oggi, un progetto di cambiamento.
Ciò significa, ad esempio, che in occasione della prossima Legge di bilancio, non vi sarà nessun percorso di sviluppo del settore per il quale richiedere nuovi fondi strutturali. Mettere mano al progetto vuol dire creare le condizioni per poter poi trovare le risorse. La non autosufficienza è una condizione multidimensionale, che coinvolge molteplici aspetti dell’esistenza, quindi il nuovo servizio deve prevedere la possibilità di ricevere una pluralità di tipologie di servizi e interventi.
C’è bisogno di un intervento per la promozione della qualità delle strutture residenziali, che sono in difficoltà e non hanno ricevuto fondi dal Pnrr. Don Pagniello segnala un altro aspetto chiave: il superamento della frammentazione tra servizi sociali, sanitari e contributi economici che crea forti difficoltà ad anziani e famiglie e che dovrebbe essere affrontato a partire dalla valorizzazione dello Snan (Sistema nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente). Che è stato introdotto, ma è poco valorizzato.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)