Gli ultimi dati Eurostat sui redditi in Italia confermano che le differenze fra le fasce ricche e povere di popolazione si acuiscono. Nel 2018, il 10% degli italiani con i redditi più alti poteva contare su oltre un quarto (il 25,1%) del volume reddituale totale facendo rilevare un incremento dell’ 1,3% rispetto a 2008 (23,8%). Fra il 2017 e il 2018 la crescita per i benestanti è stata del + 0,7% ( dal 24,4% al 25, 1%). Al contrario, il 10% di coloro che avevano i redditi più bassi deteneva appena il 2% della ricchezza totale, invariata rispetto al 2017, ma molto inferiore al 2,6% del 2008. Il 20% della popolazione con i redditi più bassi può contare solo sul 6,6% del reddito complessivo, meno di quello che entra nelle case del 2% con i redditi più alti (8,3% del totale). Una buona notizia riguarda la diminuzione di circa un milione di poveri fra il 2017 e il 2018 ma in questa categoria rientrano ancora ben 16,4 milioni persone. Considerando le famiglie che sono al di sotto del 60% del livello medio nazionale l’Eurostat traduce, nel 2018, un rischio povertà per il 27,3% della popolazione (era il 28,9% nel 2017). Per i bambini con meno di 6 anni il rischio di povertà è al 30,6% mentre tra gli over 65 è al 20,2%.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)