Un germe di conflitto fra generazioni, cinquant’anni dopo il ’68? Allora era l’autorità, il 'padre', il nodo del conflitto. Dopo l’epidemia che ha stremato l’Occidente ciò che divide pare più concreto e più triste: il lavoro e il benessere che i giovani non avranno, la salute e la vita che i vecchi vogliono conservare. In un dialogo in cui non ci si sta a ascoltare.
Almeno esserne coscienti, noi, almeno essere provvidenti e capaci, quelli che hanno potere politico ed economico di regolare e di decidere, almeno essere capaci di dare a tutti misura e serenità.
Questo ci potrebbe aiutare a districare la matassa di aggressività che inevitabilmente questi mesi ci hanno lasciato. Perché non si apra una crepa fra istinti e ansie contrapposte, che ulteriormente ci divida.
(Fonte: tratto dall'articolo)