ll Coronavirus ha messo e, sta mettendo, a dura prova il tessuto sociale delle varie comunità (Verona è riuscita a contenere i contagi, anche se i numeri spaventano ancora. Questo il dato fornito dalla Regione Veneto).
In forte difficoltà sono i nonni, cioè coloro che hanno sempre fatto da collante tra le generazioni. La forzata clausura per quasi 100 giorni ha contribuito ad isolarli: non si sono sentiti più “utili” per la famiglia e la comunità.
Inoltre, la grande pressione mediatica, la paura di finire in ospedale (deleteri i passaggi in televisione dei camion di militari con le bare e le chiese piene di feretri, anziché di fedeli), hanno emarginato la terza età.
Molti anziani hanno rispettato le prescrizioni anti Covid-19, in maniera fin troppo rigida ed, in loro, è rimasta ancora la fobia di uscire di casa. Gli esperti sostengono che "dobbiamo prenderci cura dei nonni, correttamente con urgenza e intelligenza".
Sarà importante invogliare tutti ad uscire, a superare la diffidenza del primo impatto, a riallacciare i rapporti umani con coetanei e non solo.
(Fonte: tratto dall'articolo)