Da una ricerca appena diffusa da una azienda francese di vendite on-line (Veepee) emerge che i nonni rivelano profili inaspettati di competenza digitale. Sono sempre più “connessi”: il 39% vive internet come una fonte di informazione per leggere news in tempo reale e quasi 3 su 10 (28%) si cimentano nell’utilizzo dei social media. In quest’ultimo ambito, Facebook si rivela il network più praticato (40%) e, nella maggioranza dei casi (66%), serve a mantenersi in contatto con i familiari. Alcuni dati hanno stupito gli autori del sondaggio i quali non si aspettavano che, alla domanda sul significato della sigla IOT, quasi 6 nonni su 10 (il 58%) rispondessero correttamente Internet Of Things.
Molti oggetti smart iniziano ad invadere le case e entrano a far parte della quotidianità degli anziani che sembrano essere al passo anche con l'e-commerce. Secondo Veepee il 26% dei senior acquista abitualmente online soprattutto regali per i nipoti ma anche elettrodomestici, viaggi o biglietti per spettacoli e per il cinema.
Altro dato interessante riguarda il buon grado di “autosufficienza tecnologica” manifestato dai senior che, in un significativo 44% dei casi, si dimostrano ingegnosi e dichiarano di risolvere le problematiche tecniche da soli. In quasi 4 casi su 10 (39%) cercano ancora un “aiutino” dai figli mentre, in misura minore (11%) si rivolgono ai nipoti.
I dati della ricerca non vanno tutti nella stessa direzione e qualche problema con la tecnologia esiste ancora. La memoria, ad esempio, è un tasto dolente che accomuna giovani e anziani. La difficoltà più grande è memorizzare i codici. Contrariamente agli stereotipi diffusi però i nonni hanno dimostrato migliori performance rispetto ai loro discendenti. Il 49% dei nonni ha problemi a ricordare le password, contro ben il 75% dei “non nonni”.
Altre difficoltà sono emerse, per il target anziano, nella comprensione dei meccanismi di funzionamento dei social ( 44% ). Al contrario, fanno ormai parte della routine quotidiana dei senior l'attività di scaricare foto dal cellulare (solo il 14% lo trova complesso) o quella di inviare una email (ardua solo per il 5% degli intervistati).