Non sono divisi in corporazioni né i giovani né gli anziani, per questo genera un po' di preoccupazione la lettura generazionale del Covid, con i giovani accusati di contagiare gli anziani e gli anziani di costringere la libertà dei giovani.
Certo, è in parte vero che le necessità differenti tra le due generazioni hanno portato a costumi difformi. La clausura è sicuramente più pesante per chi ancora deve vivere i suoi momenti di eccessi, mentre lo è meno per chi quelle esperienze le ha già passate. Ed è anche vero che la frenesia dei giovani non si concilia con l’incolumità dei vecchi, cosa che non per cattiveria, ma diventa a completo svantaggio di questi ultimi.
Ciò non è evitabile, mentre lo è la sterile polemica tra le due generazioni. Mettere le due generazioni in contrapposizione è sbagliato e controproducente, oltre che inutile e sarebbe il caso che tutti si calmassero per cercare di combattere insieme la pandemia.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)