Si chiama “Resilienza intergenerazionale: nuove opportunità per crescere insieme nella fase post Covid 19”. E’ il progetto presentato da Auser Umbria, Anteas e Ancescao, con il supporto della Regione. Alla base di questa iniziativa si trova lo scambio intergenerazionale che può essere considerato, a tutti gli effetti, uno strumento potente per affrontare le difficoltà della fase post-pandemica, nell’ottica di ridurre quelle disuguaglianze che il Covid ha amplificato. Da questo punto di vista, auspicano gli ideatori, quella che sta partendo in Umbria può essere un’esperienza pilota importante anche a livello nazionale.
Il progetto è partito il 5 maggio con un finanziamento di 507.157 euro, di cui 458.077 con fondi dalla Regione Umbria. Le attività che verranno realizzate nell’arco di dodici mesi permetteranno di promuovere l’accessibilità e la qualità dei servizi per la prima infanzia (fascia 3-6) attraverso la sperimentazione di nuove pratiche di apprendimento e la valorizzazione del ruolo dei nonni; favorire l’apprendimento scolastico e ridurre il rischio di abbandono e dispersione e offrire supporto ai minori (fascia 6-13) che vivono in nuclei familiari multiproblematici. Tra gli obiettivi, combattere il fenomeno del digital divide e fornire un supporto psicosociale a minori, famiglie ed anziani.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)