Avvicinare i cuori e le menti in questo tempo «sospeso» è una missione fondamentale. L’emergenza coronavirus ha cambiato i rapporti personali e sociali, lasciando spazio ai contatti virtuali. Il web e le video telefonate sono stati gli strumenti più utilizzati negli ultimi due mesi.
Mezzi di comunicazione che hanno creato un ponte invisibile tra persone lontane per mantenere vivi gli affetti più cari. Le case di riposo sono i luoghi che hanno finora maggiormente sofferto l’isolamento con il mondo esterno. Per far fronte alle esigenze degli ospiti delle Rsa e delle loro famiglie è nato «Nonni più vicini», progetto di inclusione sociale.
Un’idea partita dall’associazione Senza Fili Senza Confini, con sede a Verrua Savoia (To), in collaborazione con gli iXem Labs del Politecnico di Torino.
(Fonte: tratto dall'articolo)