Le indagini erano partite dall'arresto di un pensionato di 79 anni, Ivan Maragno, residente in provincia di Perugia, fermato dai militari al casello di Nervi con circa 80 mila euro nascosti all'interno del cruscotto dell'auto.
In pratica, gli umbri erano i broker che raccoglievano i soldi, dagli anziani "colleghi" genovesi per gli acquisti di grossi quantitativi di droga, hashish in particolare. Lo stupefacente veniva poi nascosto dentro box e dato ai pusher più giovani che lo spacciavano in diverse zone del capoluogo ligure. Secondo una stima dei carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore della Dda Federico Manotti, il gruppo avrebbe acquistato almeno 40 chili di "fumo".
Tra i referenti dell'organizzazione a Genova c'era anche Giacinto Pino, detto il boss di Soziglia, già in carcere per altre vicende di droga. L'operazione, nel tempo, ha portato al sequestro di un quintale di droga e all'arresto di 22 persone. Questa mattina sono state eseguite 14 misure: 6 in carcere, due ai domiciliari e per sei ci sono gli obblighi di dimora e firma.
(Fonte: tratto dall'articolo)