Un team di ricercatori dell' ospedale S.Andrea di La Spezia guidati Prof. Andrea Ciarmiello ha condotto uno studio su pazienti già affetti da disturbo cognitivo lieve per identificare i soggetti con maggiore probabilità di sviluppare la malattia di Alzheimer. Si è sperimentata una tecnica innovativa con la Tomografia ad Emissione di Positroni (PET) per definire la soglia oltre la quale, la quantità di beta amiloide presente nel cervello rende più rapido il declino cognitivo e più probabile lo sviluppo dell'Alzheimer. I risultati dello studio italiano sono stati anche pubblicati su autorevoli riviste mediche come l' European Journal of Nuclear Medicine and Molecular Imaging, (https://link.springer.com/article/10.1007%2Fs00259-018-4149-2). In futuro i pazienti individuati con questi criteri potrebbero essere inseriti in programmi mirati di screening e trattamento.
(Fonte: www.ansa.it)