Protagonista delle nuove cure è un legume commestibile, la mucuna pruriens. In uno studio realizzato in Bolivia dai ricercatori dell'ospedale Pini CTO di Milano questo vegetale, ricco di levodopa, si é dimostrato capace di migliorare i sintomi della malattia, ma senza gli effetti collaterali del medicinale(nausea e problemi cardiovascolari) e neppure assuefazione. Paolo Giordo, neurologo esperto di terapie naturali a Grosseto spiega:"La mucuna, che nei Paesi asiatici e in Sud America è consumata come una verdura da saltare in padella, da noi si trova sotto forma di integratore". La dose consigliata é di 1 grammo tre o quattro volte al giorno per intraprendere questa cura naturale, che va associata anche alla vitamina D e la B1, o tiamina. La prima carente negli anziani è un potente immunoregolatore, capace di migliorare la conducibilità delle fibre nervose e lo stato delle cellule cerebrali. La seconda agisce sulla rigidità e i tremori. I risultati della terapia combinata con mucuna, vitamina D e la B1 sono rapidi e stabili nel tempo. I tremori, la lentezza dei movimenti, la rigidità si attenuano nel giro di qualche settimana. Paolo Giordo suggerisce che per il benessere dell'ammalato é necessaria anche, una dieta ricca di prodotti freschi e integrali ad alto tenore di antioossidanti.
(Sintesi redatta da: Vincenzo D'Amuri)