In un momento storico di grande crisi politica, finanziaria, economica, sociale e, soprattutto, del sistema di Welfare così faticosamente costruito in Italia, che ha visto solo negli ultimi decenni affermare concretamente la cultura dei diritti sociali e di cittadinanza, è sembrato necessario cercare di individuare percorsi di risalita per uscire dalla crisi e per non disperdere il patrimonio etico, culturale e professionale accumulato in questi anni.
Con il contributo dei servizi e dei professionisti in essi collocati, ma soprattutto di una professione nata a tutela delle persone, e delle persone in difficoltà, si può cogliere l'occasione per accompagnare il cambiamento e le trasformazioni in corso come opportunità per rigenerare i servizi, valorizzare le potenzialità del Servizio sociale nelle sue diverse sfaccettature e dimensioni e aiutare a uscire dalla crisi.
Un contributo di riflessione e testimonianza su un ventaglio di dimensioni del Servizio sociale in diverse e nuove aree di intervento e con funzioni che in alcuni casi si discostano dal classico immaginario collettivo del profilo e della collocazione dell'assistente sociale, ma che non tradiscono la matrice culturale, i valori fondanti che muovono la professione, sempre a servizio della persona, rispettosa della sua dignità e dei suoi diritti di cittadinanza.
Il volume è il frutto di una collaborazione tra colleghi che hanno vissuto e condiviso un'esperienza ricca e stimolante come quella del Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Assistenti sociali, in un periodo abbastanza critico per la professione e per le politiche sociali, in cui si avvertivano fortemente i segnali di una crisi finanziaria, politica, ambientale, sociale, esistenziale e di smantellamento del nuovo sistema di Welfare appena nato. (Fonte: www.maggiolieditore.it)