Le persone di età compresa fra i 50 e i 60 anni sono il gruppo di popolazione su cui oggi si cumula il maggior numero di domande di cambiamento, mentre possono contare sul minor numero di aiuti esterni nel trovare le risposte. Da molti ancora considerati prossimi all'uscita di scena, in realtà sono sempre più una componente strategica della popolazione. Da essi ci si aspetta che investano ancora per qualificarsi nel lavoro, e nello stesso tempo che siano responsabili del sostegno dei giovani e dell'assistenza agli anziani, oltre a saper operare attivamente per la promozione del proprio benessere individuale e collettivo.
Ma loro, i "nuovi cinquantenni", come si percepiscono in questo contesto? Come arrivano all'appuntamento con i mutamenti? Come pensano di percorrere il vasto e inesplorato orizzonte del futuro che si apre loro davanti?
Un programma di ricerca intrapreso dall'IRES Piemonte, l'Istituto di ricerche economico-sociali della Regione Piemonte, si è proposto di offrire conoscenze sulle esperienze di vita, le risorse, le esigenze e gli intendimenti di questo segmento crescente della popolazione, contribuendo a promuovere nuovi orientamenti d'analisi sui processi di transizione nelle età adulte. Di tali processi il passaggio al pensionamento è certamente un riferimento reale e simbolico importante, ma esso va visto nelle sue interdipendenze con le altre transizioni in atto negli ambiti di salute, lavoro, guadagno, interessi, relazioni personali e responsabilità familiari. (Fonte: www.francoangeli.it)