Le malattie cardiovascolari rappresentano la causa principale di mortalità e morbidità (impatto di una malattia nella popolazione) tra gli anziani ed è uno dei capitoli più importanti della spesa socio-sanitaria. Questo perché le condizioni di salute dell’anziano presentano aspetti al di là dei rischi legati alla singola malattia. La maggior parte dei modelli tradizionali adottati per la stratificazione del rischio nelle patologie cardiovascolari non considerano in maniera adeguata la complessità dell’anziano, soprattutto la sua fragilità, condizione legata ad una riduzione fisiologica delle riserve d’organo e all’incremento della vulnerabilità Nell’articolo viene presentata una rassegna dei più comuni strumenti prognostici adottati in pazienti con malattie cardiovascolari e vengono inoltre illustrati i nuovi strumenti di stratificazione del rischio che tengono conto delle correlazioni tra la condizione di fragilità e le malattie cardiache, con particolare riferimento alla valutazione funzionale ed alla recente introduzione nella pratica clinica del “Multidimensional Prognostic Index” (strumento prognostico di mortalità ad un anno basato sulla esecuzione di una Valutazione Multidimensionale (VMD) dell’anziano).
(Fonte: tratto dall'articolo)