La sperimentazione di una nuovissima tecnica, condotta da un team dell’Università californiana di San Diego, potrebbe portare a un nuovo approccio nel trattamento delle patologie neurodegenerative, come il Parkinson.
Lo studio, spiega Paolo Calabresi, ordinario di Neurologia all’Università Cattolica, vuole dimostrare la possibilità di trasformare cellule non nervose in cellule nervose, per poter poi così sostituire le cellule nervose (ovvero i neuroni) danneggiate dal Parkinson con la trasformazione di cellule, gli astrociti, che sono pure contenute nel cervello ma non sono di natura nervosa. Se in effetti sarà possibile generare nuovi neuroni dopaminergici da astrociti, i malati di Parkinson avranno al possibilità di una medicina di tipo rigenerativo.
Ricorda comunque Calabresi che si è ancora lontani da poter applicare la tecnica nel paziente parkinsoniano, e serviranno forse anni per arrivare ad ottenerne reali benefici.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)