In uno studio pubblicato recentemente su Diabetes Therapy emerge che, in alcune persone con diabete, l’iperglicemia postprandiale è tra i principali responsabili delle complicanze cardiovascolari del diabete, può avere ripercussioni negative a livello fisico ed emotivo e può influenzare la vita di tutti i giorni, incluso il lavoro e i rapporti sociali. Per contrastare il fenomeno sono state messe appunto, nel tempo, varie formulazioni di insulina sempre più sofisticate. L’ultima nata è l’insulina aspart fast-acting, integrata con vitamina B3, che rende il suo assorbimento iniziale più rapido, e l’aminoacido L-arginina, che ne stabilizza la formulazione. Questa insulina si avvicina maggiormente alla risposta naturale di una persona sana, assicurando una comparsa in circolo più veloce - 4 minuti piuttosto che 9 – della progenitrice insulina aspart ad azione rapida, una delle più prescritte al mondo. Grazie alle sue caratteristiche è più flessibile nei tempi di somministrazione, da 2 minuti prima dell’assunzione del pasto sino a 20 minuti dopo. Inoltre, si è dimostrata più efficace rispetto alla insulina aspart nel ridurre la glicemia postprandiale a un’ora e in alcuni casi anche i livelli di emoglobina glicata, senza aumentare il rischio dei temibili episodi di ipoglicemia.
L’insulina aspart fast-acting è rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale in classe A.
(Sintesi redatta da: Macheda Maria Gabriella)