Grazie a un occhio bionico, cinque persone non vedenti a causa di una forma ormai terminale di maculopatia hanno riacquistato, anche se solo ancora parzialmente, la vista, riguadagnando un minimo di autonomia (riescono a vedere caratteri molto grandi e anche sequenze di lettere).
Sono risultati del progetto PRIMA, i primi a 12 mesi dall'impianto dell' occhio bionico che consiste in un microchip retinico che riceve le immagini da una telecamera fissata su speciali occhiali e le traduce in impulsi nervosi che attraverso il nervo ottico arrivano al cervello consentendo la visione. Annunciati la scorsa settimana dalla società francese Pixium Vision, si tratta di risultati incoraggianti, commenta in un'intervista all'ANSA Andrea Cusumano, ricercatore in oftalmologia presso l'Università di Tor Vergata e consulente medico scientifico del progetto PRIMA.
(Fonte: tratto dall'articolo)