Prosegue il trend di invecchiamento della forza lavoro. Negli ultimi vent’anni le persone al lavoro con meno di 35 anni sono diminuite di quasi 3,3 milioni di unità (da 8,4 milioni a 5,1 milioni), mentre quelle con più di 50 anni sono cresciute di 3,5 milioni (da 4,3 a 7,8 milioni). Il dato è l’effetto del cambiamento demografico (-24,8% la popolazione tra i 15 e i 34 anni), ma anche dell’innalzamento dei livelli di istruzione, che ha ritardato l’entrata nel mercato del lavoro.
Il calo degli occupati sul trimestre precedente a questo è dovuto alla riduzione degli indipendenti (-80.000, -1,5%) mentre i dipendenti continuano a crescere seppure a ritmo meno sostenuto (+66.000, +0,4%). L’aumento tendenziale (+239.000) è il risultato di una crescita di 314.000 unità tra i lavoratori dipendenti e una riduzione di 75.000 unità tra gli indipendenti. I disoccupati sono aumentati di 132.000 unità, mentre il numero degli inattivi tra i 15 e i 64 anni è diminuito di 528.000 unità
(Fonte: tratto dall'articolo)