Nell’ultimo anno i farmaci sull’Alzheimer sono stati degli insuccessi. Ora ci sono 50 molecole in fase di sperimentazione, ma si pensa che sia meglio cercare di riconoscere le persone affette da un lieve declino cognitivo per trattarle a scopo profilattico. Per questo il ministero della Salute e l’Agenzia del farmaco hanno investito 4 milioni in «Interceptor», un progetto per individuare il biomarcatore o l’insieme di molecole più accurato in modo da completare una diagnosi di declino cognitivo lieve. Il progetto è aperto ai cittadini libero consentendo l’accesso allo screening preventivo, che arruolerà 400 pazienti al Policlinico Gemelli di Roma. Si spera così di identificare i pazienti che beneficeranno delle eventuali nuove terapie. Per il declino cognitivo lieve invece non ci sono farmaci, ma può portare beneficio una stimolazione continua, come leggere, studiare e fare attività fisica.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)