La solitudine come “distanziamento sociale protettivo” è necessaria in tempo di Covid 19.
Ma occorre fare in modo che non diventi una patologia sociale che penalizza soprattutto gli anziani.
A 20 anni dalla promulgazione dell’art. 25 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE, che riconosce “il diritto degli anziani a condurre una vita dignitosa e indipendente e a partecipare alla vita sociale e culturale” – la Società Italiana di Geriatria e Gerontologia (SIGG) e la Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio (SIGOT) aderiscono alla campagna globale contro la discriminazione nei confronti degli anziani promossa dalla Società Scientifica francese di Geriatria e Gerontologia (SFGG), in collaborazione con le società di geriatria europee, americane e asiatiche.
Il motto che accomuna tutte le società scientifiche e milioni di persone (non solo anziane) in tutto il mondo è: #OldLivesMatter. «Paradossalmente proprio quella che è sempre stata la principale fonte di benessere, il contatto umano, è diventato un possibile fattore di rischio biologico» ha spiegato Marco Trabucchi, presidente dell’Associazione Italiana di Psico-geriatria.
«La solitudine però non è un rifugio, ma una gabbia. Soprattutto nelle città, pericolosi contenitori di solitudini». Nel 2050, le proiezioni stimano che le persone di età pari o superiore a 60 anni saranno due miliardi.
«La società sarà in grado di trarre vantaggio da questa popolazione che invecchia se invecchieremo tutti in buona salute. Ma per questo, dobbiamo eliminare i pregiudizi sull’età», spiega il professor Olivier Guérin, presidente della SFGG, la Società francese di Geriatria e Gerontologia. Uno studio riportato dalla Società francese di Gerontologia e Geriatria ha dimostrato che, le persone esposte a un comportamento negativo, nei riguardi dell’invecchiamento, vivono in media 7 anni e mezzo in meno rispetto alle altre. «Rispetto al razzismo e al sessismo, l’ageismo è ancora relativamente tollerato perché, a differenza dei primi due fenomeni, è l’unica discriminazione non punita dalla legge e a volte gli anziani si considerano troppo vecchi per trarre beneficio dalle cure più avanzate perché ritengono sia normale essere malati a partire da una certa età”, affermano Raffaele Antonelli Incalzi, presidente SIGG e Alberto Pilotto, presidente SIGOT.
#OldLivesMatter: 3 video contro l’ageismo: https://youtu.be/USchiyFKdiY
https://youtu.be/Z72fIjCcmuM
https://youtu.be/oPQulho5oIc
(Fonte: tratto dall'articolo)