In Italia sono più di 3 milioni i caregiver che si prendono cura di familiari non autosufficienti o con patologie croniche invalidanti. Nel 9,4% dei casi sono donne tra 18 e 64 anni e il 5,9% degli uomini nella stessa fascia d’età, la quota è maggiore tra gli individui di 45-64 anni (12,2%). Circa 650mila persone si occupano contemporaneamente sia di figli minori di 15 anni, sia di altri familiari malati o disabili di 15 anni e più, o di anziani: l’1,9% delle donne tra 18-64 anni e il 3% della popolazione nella fascia di età 35-54 anni (Fonte Istat 2018).
E se il caregiver è una figura centrale nella vita delle Persone con Epilessia, nonostante le tante iniziative regionali, manca ancora in Italia una legge nazionale che riconosca questo ruolo; ad oggi quello dei caregiver risulta uno degli ambiti in cui è più urgente intervenire a livello legislativo per tutelare tutte quelle persone che, almeno nella metà dei casi, hanno dovuto abbandonare il lavoro per dedicarsi all’attività di cura a tempo pieno.
Con oltre 50 milioni di persone colpite nel mondo, l’Epilessia è una delle malattie neurologiche più diffuse, per questo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto l’Epilessia come una malattia sociale. Si stima che nei Paesi industrializzati interessi circa 1 persona su 100: in Italia soffrono di Epilessia circa 600.000 persone, ben 6 milioni in Europa. Nei Paesi a reddito elevato, l’incidenza dell’Epilessia presenta due picchi, rispettivamente nel primo anno di vita e dopo i 75 anni: in Italia si calcola che ogni anno si verifichino 86 nuovi casi di Epilessia nel primo anno di vita, 20-30 nell’età giovanile/adulta e 180 dopo i 75 anni.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)