Camillo Ricordi, 63 anni, direttore del Diabetes Research Institute presso l'Università di Miami USA, in una intervista sul tema "cellule staminali e il virus Covid 19" precisa: "Noi da tempo conosciamo gli effetti di queste cellule perché le abbiamo utilizzate per mettere a punto una possibile cura contro il diabete di tipo 1. Sono degli antinfiammatori e immuno-regolatori e hanno anche una azione antivirale e antibatterica e promuovono la rigenerazione dei tessuti. Con una endovenosa le staminali riescono ad arrivare direttamente nei polmoni. Queste cellule vengono letteralmente intrappolate dal filtro del nostro organismo. Ricordiamo che in caso di Covid proprio i polmoni sono gravemente colpiti. Così le cellule riescono ad operare immediatamente e riparare i danni del virus. Abbiamo somministrato la cura a pazienti che erano in condizioni molto gravi, la sopravvivenza è stata del 91% rispetto al 42% del gruppo che non ha ricevuto la terapia. Tra gli under 85 la percentuale è salita al 100%. In due settimane i pazienti sono tornati a casa e stanno bene. Siamo certi che il trattamento possa essere applicato anche alle malattie degenerative come il Parkinson e l'Alzheimer".
(Sintesi redatta da: Nardinocchi Guido)