È partita il 15 ottobrei nelle 18mila farmacie italiane aderenti a Federfarma una campagna di comunicazione per un approccio corretto all'omeopatia.
A promuoverla è Omeoimprese, l'associazione che rappresenta le industrie farmaceutiche omeopatiche in Italia, insieme a Federfarma. 'Omeopatia, cosa c'è da sapere' è il titolo dell'opuscolo, che si potrà scaricare dal sito omeoimprese.it.
"Si tratta di un decalogo rivolto ai pazienti per aiutarli a fare chiarezza sulle medicine complementari e sul loro corretto impiego - spiega il presidente di Omeoimprese, Giovanni Gorga - andando a sfatare falsi miti e fake news che in questi ultimi anni hanno fortemente minato una branca della medicina con 200 anni di storia".
L'Italia - ricorda una nota di Omeoimprese - è il terzo mercato europeo per farmaci omeopatici, dopo Francia e Germania, con 9 milioni di utilizzatori. Oltre 20mila medici fra omeopati, pediatri del Servizio sanitario e medici di famiglia affiancano allopatia e omeopatia per cure sempre più personalizzate ed efficaci.L'omeopatia, nel nostro Paese - prosegue la nota - è percepita come un alleato per la salute, anche in questo momento di pandemia.
"Questo ci impone - sottolinea Gorga - che il paziente si avvicini ai nostri farmaci in modo responsabile. Attraverso l'opuscolo e con il supporto delle 18mila farmacie private convenzionate con il Ssn, proviamo a spiegare cos'è l'omeopatia, su quali patologie è efficace, e come utilizzarla sotto la guida di un esperto".
"L'assenza, in Italia, di indicazioni terapeutiche sulle confezioni - conclude il presidente di Omeoimprese - ci impone prudenza e buon senso. Gli omeopatici sono farmaci, non acqua fresca. Si trovano solo nelle farmacie, esattamente come tutti i medicinali allopatici in commercio, e richiedono la competenza di un medico o di un farmacista per un efficace utilizzo", conclude.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)