Saranno prorogate per un ulteriore anno Ape sociale e Opzione donna.
Su quest'ultima misura è previsto un ampliamento della platea delle possibili aderenti, con il nuovo termine al 31 dicembre del 2020. Se non ci saranno altri interventi legislativi resterà il problema della non applicabilità all’Opzione donna del cumulo contributivo, previsto per la pensione anticipata ordinaria e vecchiaia e, in parte, per quota 100.
Infatti per traguardare i 35 anni di contributi le lavoratrici che hanno contributi in due o più gestioni o casse dovranno ricorrere alla ricongiunzione onerosa. L'Ape sociale sarà richiedibile entro il 30 novembre 2021 e restano invariati i requisiti per richiederla.
Tra i miglioramenti che sarebbero stati auspicabili la possibilità di totalizzare anche i contributi esteri e il metodo di individuazione dei lavori gravosi: dal 2018, ci si rifà alla classificazione Istat risalente al momento dell’assunzione, spesso errata rispetto alle effettive mansioni svolte dal lavoratore.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)