Bastano un paio di percentuali per far capire quanto profondo sia il cambiamento avvenuto nell’ultimo decennio: nel 2005 le case comprate all’estero erano il 2,18% del totale delle transazioni. Nel 2014 la percentuale è salita al 10,86%. L’Agenzia delle Entrate (Centro studi scenari immobiliari) ci fornisce un dato oggettivo: gli acquisti di case all’estero sono passati da 18.000 nel 2005 a 45.000 nel 2014. In pratica una casa su dieci viene comprata all’estero. Quelli che comprano non sono solo piccoli e medi investitori ma sempre di più “pensionati in fuga”. La definizione viene dall’Inps, che a fine 2015, ha acceso un faro sul fenomeno con lo studio “World Wide Inps". Risultato: l’Inps nel 2014 erogava all’estero 385.000 trattamenti pensionistici, per più di un miliardo di euro in oltre 150 Stati. Nel 2015 sono state 406.000 le pensioni erogate all’estero. Dentro questi numeri c’è di tutto ma anche una quota, che l’Inps vede in crescita, di “pensionati emigrati”. In totale sono espatriati, negli ultimi cinque anni, 16.420 pensionati, 5.345 nel solo 2014. In termini di importi pagati, considerando solo la gestione privata, siamo passati dai 10 milioni del 2010 ai 91 milioni del 2014. Dove vanno questi pensionati in fuga? Il grosso si è trasferito in altri Paesi europei. Però, raffrontando il 2014 al 2010, le percentuali di incremento maggiore si registrano in Oceania (+257%), Africa (+163%) ed America Centrale (+114%).
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)